Costaripa è situata nel cuore della Valtènesi a Moniga del Garda. L’architettura che si scorge, ridisegna i lineamenti della terra circostante e tramite l’utilizzo di materiali naturali si fonde completamente nella morfologia e nei colori del luogo in armonia con il territorio. L’azienda, nel suo stretto rapporto con l’uomo apre le sue porte a visite e degustazioni guidate per assaporare intensamente la storia e la tipicità dei suoi vini.
IL TERRITORIO
La Valtènesi si estende da nord a sud tra i comuni di Desenzano e Salò, nel cuore dell’anfiteatro morenico sulla sponda bresciana del Garda. E’ un’area contraddistinta da un microclima unico, influenzato dal più grande lago italiano. Comprende due aree un tempo identificate come: “Riviera dei Castelli” e “Riviera dei Limoni” a significare la presenza di 7 castelli medioevali e contemporaneamente il punto più a nord del mondo adatto alla coltivazione degli agrumi. 20 Km di coste esposte al sorgere del sole e bagnate da 370 Km quadrati di acque dalla temperatura minima invernale di 7°C, con un ricambio idrico lentissimo di 28 anni. Terra baciata da 3000 ore di sole all’anno con brezze mattutine e serali che raffrescano e mantengono in equilibrio gli elementi naturali che ci regalano l’unicità di questo prodigio climatico definito “sub mediterraneo”.
Terreni leggeri di origine glaciale che rappresentando il valore unico della biodiversità con circa 67 tipologie di suoli, che conferiscono da sempre ai nostri vini sapidità, armonia e complessità aromatica. Moniga nel 1896 identifica il punto di inizio in Italia della “Vinificazione in Rosè” dando vita in pochi anni alla nascita di 12 cantine e al manifestarsi di uno stile di vita dedicato alla valorizzazione e alla difesa di questo magico territorio; una terra creata per insegnare agli uomini a godersi le cose belle della vita.
Il lago di Garda di origine glaciale, fa parte di quell’ampia zona climatica che comprende a nord anche le prime valli alpine e denota un clima temperato-continentale, ma che localmente manifesta condizioni notevolmente mitigate dalla massa d’acqua. La piovosità è ben distribuita, solamente d’estate può essere interrotta da intensi temporali, contrastati successivamente da una buona presenza di venti freschi da Nord e miti da Sud molti dei quali sono periodici o perfino giornalieri. In inverno le temperature sono meno rigide rispetto alle zone circostanti e difficilmente scendono sotto lo zero.
LA STORIA
1936, tutto comincia da una passione profonda di un uomo che vivendo in un territorio a storica vocazione “Rosè”, decide di intraprendere in proprio un’esperienza di viticoltore e cantiniere. Mattia Vezzola senior acquista così i primi vigneti a Moniga in località “Costa”, ove sorgerà circa 60 anni dopo l’attuale cantina Costaripa. Nel 1938 nasce il primo vino Rosè… “Chiaretto di Moniga” con tecnica a cappello sommerso. Nel 1954 la seconda generazione dei figli Bruno e Franco Vezzola proseguono nella ricerca qualitativa sia viticola che enologica di quello che un tempo era chiamato “Chiaretto di Moniga”. Bruno grande viticoltore sperimenta i primi portainnesti e mantiene fermo il principio di potatura importato nel 1896 da enologi Bordolesi, vocato a produrre modesta quantità di uva ma di grande qualità. Nel 1972 Mattia Vezzola termina gli studi di enologia a Conegliano e inizia il suo percorso in cantina. Assieme al fratello e al padre Bruno cominciano un percorso di verifica del pensiero originario viticolo ed enologico, modificato durante il periodo della seconda guerra mondiale per necessità economiche. Dopo il suo primo viaggio in Champagne Mattia si innamora del mondo della spumantizzazione e della filosofia che sottolinea l’importanza, anche in questo mondo di elaborare vini estremamente complessi, raffinati, eleganti e altrettanto longevi…nel 1973 nasce il primo Metodo Classico di Costaripa da uve Chardonnay del Lago di Garda. nel 1984 si decide di dedicare una vigna di Groppello Gentile attraverso una potatura rigorosa, ed una selezione dei grappoli ancor più meticolosa, al fine di progettare un vino rosso che desse valore alla grande finezza e setosità del vitigno Groppello, considerato uno dei 10 vitigni più antichi d’Italia. Arriva in Costaripa dalla Borgogna la prima e unica pieces dedicata alla prima edizione del “Maim”.
Il carattere sovversivo e poco incline ai compromessi di Mattia, lo porta a fare una considerazione che lo condurrà a intraprendere una strada d’avanguardia: associare il valore del tempo a un vino Rosè dedicandolo al Senatore Pompeo Gherardo Molmenti, a cui spetta la paternità nel 1936 a Moniga, del 1° Rosè Italiano da viticoltura dedicata.
Il ripristinare il tempo della propria storia, le proprie origini e i propri sogni. Il piacere di porre in etichetta il nome della propria famiglia, un piacere immenso indicando contemporaneamente il proprio cognome, il nome del vino e il proprio futuro… Nasce il “Metodo Classico Mattia Vezzola”.
IL PENSIERO
Nel 1896 in Valtènesi è presente una viticoltura dedicata esclusivamente alla produzione di un’uva rossa, straordinariamente raffinata e contemporaneamente fragile come quella del Groppello Gentile. Da sempre 5.500 piante allevate a Guyot a rispetto di un’armonia consolidata tra il valore del sottosuolo e il valore del soprassuolo, quello che viene definito in gergo terroir e che noi amiamo definire “ORIGINE”. Uva rarissima dall’acino blu, il grappolo appartiene ai vitigni estremamente serrati e conici, e matura oltre la metà di settembre.
l grappolo è poco resistente al freddo e per questo ha trovato la sua idonea collocazione sulle rive del Lago di Garda in Valtènesi, con esposizioni ben ventilate a levante o mezzogiorno; ama i suoli leggeri, sciolti e nelle zone pedecollinari. L’età media dei nostri vigneti è oltre i 35 anni, dal 2005 abbiamo reintrodotto il principio della selezione Massale ed è vietata rigorosamente l’irrigazione.
Dal 1984 un’avventura meravigliosa ci ha fatto scoprire un potenziale enorme del Groppello, costituito da una inusuale eleganza e una inaspettata longevità. Coltivato con rispetto e vinificato alla tradizione ( evoluzione di 12 mesi in pieces ) ne viene un vino davvero sorprendente.
I VINI
Stile Mattia Vezzola“ dal 1973
Nel 1972 durante il mio primo viaggio nella terra definita da Gianni Brera ” fredda e umida del nord ” ho compreso il valore illuminante della simbiosi perfetta tra innovazione e tradizione; in quel momento ho capito quale sarebbe dovuta essere la direzione del mio primo passo in questo progetto: mettere la tecnologia al servizio dell’intuizione volta all’unicità della nostra vocazione “spumantistica”. Da allora l’obiettivo principale è stato quello di dar vita a un “metodo classico antico”, suadente, femminile per eleganza e armonia, raffinato e di soffice masticabilità, persistente e saporoso fino al quarto quarto del palato, con una effervescenza sottilissima quasi a ricordarti la setosità e la leggerezza di un’inimitabile foulard di seta.
Lo “Stile Mattia Vezzola” è la raffigurazione a seconda di una femminilità o di una mascolinità elegante, sobria, fatta di dettagli accurati, che provano a rimanere nel tempo. Vigne di Chardonnay e Pinot nero ubicate rigorosamente in Valtènesi e sulle Morene esterne del Lago di Garda in zone pedecollinari. Vendemmia rigorosamente manuale con selezione in pianta, pigiatura del grappolo intero con esclusivo utilizzo del mosto fiore. Parte dei mosti fermenta in piccole botti di rovere bianco, anche di oltre 35 anni, al fine di donare alle nostre cuvée lunghezza, persistenza e longevità.
Ogni cuvée rappresenta l’unione di almeno 40 diversi vini al fine di mantenere ogni anno oltre alla costanza qualitativa anche il medesimo profilo sensoriale.